La storia del nome

Photo of a Sericosema Simularia Secondo Google, condividiamo il nome con una falena (Sericosema Simularia).

Questo legame casuale ci è parso suggestivo, perché le falene evocano una nota storia che parla di scienza e di inquinamento atmosferico e di politiche ambientali, cioè un po' del nostro lavoro.

La storia è quella della falena di Manchester (Biston Betularia), una farfalla notturna con un caratteristico colore maculato che le permette di mimetizzarsi, durante il giorno, sui tronchi chiari delle betulle nei boschi attorno alla città.

Con l'avvento della Rivoluzione Industriale e l'impiego massiccio del carbone come combustibile, quando in città si verificano i primi episodi di smog, viene registrata la comparsa di una variante scura della Betularia, chiamata Carbonaria. Uno scuro strato di fuliggine si depone ovunque, modificando anche l'apparenza dell'ambiente urbano. In pochi decenni, la variante scura diventa sempre più comune per effetto della selezione naturale: la Betularia è più visibile sui tronchi anneriti, e quindi più esposta ai predatori.

All'inizio del Novecento, il 98% della popolazione è costituito da falene scure.

Image of a biston betularia f. typica, the white bodied peppered moth Image of Biston betularia f. carbonaira, the black-bodied peppered moth Solo nel 1956, a seguito dell'approvazione del Clean Air Act, un pacchetto di misure volte alla riduzione delle emissioni industriali e da riscaldamento nelle città più inquinate del Regno Unito, la variante chiara è ricomparsa in maniera consistente e già a metà degli anni Ottanta costituiva il 30% della popolazione complessiva.

Un resoconto più approfondito di questa storia è stato preparato dal National Center for Science Education (in inglese).